Carlo III sui social è già un re, ma dei meme | Wired Italia

In passato non sono mancati altri episodi degni di nota. La leggenda, supportata da alcuni biografi non ufficiali, che ogni mattina il suo pigiama e persino i lacci delle scarpe vengano stirati con il ferro da stiro è spesso fonte d’ironia sul web. Il livello dell’acqua della vasca da bagno deve essere perfetto ogni giorno e la temperatura deve essere tiepida. Sebbene un simile comportamento sia atteso da qualsiasi reale, si vocifera che l’uomo di 73 anni abbia persino bisogno di un valletto per spremere un centimetro di dentifricio sul suo spazzolino. Persino ai tempi della relazione con la principessa Diana, Carlo fu preso di mira per i messaggi inviati alla futura consorte e presto regina Camilla Parker Bowles. Il Camillagate – che ora sta tornando prepotentemente in tendenza – riguarda una telefonata tra Carlo e Camilla del 1989 trapelata ai media. La trascrizione ha rivelato alcuni dettagli piuttosto imbarazzanti e bizzarramente erotici della relazione, fra cui un presunto messaggio in cui l’erede al trono avrebbe desiderato essere un tampax.

Sui social come re Carlo III

Re Carlo III è attivamente presente online attraverso gli account ufficiali della Famiglia Reale inglese. Recentemente sono state apportate modifiche ai profili sui social media, tra cui l’aggiornamento delle foto. Gli account Instagram e Twitter del profilo Clarence House, che seguivano re Carlo e Camilla, non vengono più aggiornati. Carlo non ha modificato lo stile delle dichiarazioni sui social media utilizzate dalla Regina Elisabetta: tweet e post restano formali e istituzionali, ma a cambiare sono le reazioni degli utenti. Se con Elisabetta il sentiment era solitamente positivo e di simpatia, ora si leggono soprattutto messaggi astiosi o accuse sugli introiti della famiglia reale britannica.

Non essere apprezzato sui social potrebbe essere un problema soprattutto fra le generazioni più giovani di cittadini inglesi. Secondo un sondaggio della Bbc, mentre gli over 65 sono propensi a sostenere la monarchia con il 78%, i giovani tra i 18 e i 24 anni lo sono solo al 32%. Questo gruppo di persone vorrebbe, con il 38%, un capo di Stato eletto e non un monarca. Se Carlo vorrà provare a recuperare dei consensi dovrà studiare quanto fatto dalla madre sui social, anche se il suo destino sul web sembra già segnato.